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RE: Generazione di fenomeni ( cit. )

in Olio di Balena4 years ago

Sono solo parzialmente d'accordo. Quello che dici è giusto, ma è sbagliato, secondo me, il target da criticare.

Non sono gli anziani a dover esser criticati. Sono le regole assurde che vengono imposte. Gli anziani hanno solo il coraggio, e forse la possibilità, di infrangere le regole stupide.

Oggi leggevo la protesta di un rappresentante dei ristoratori. Raccontava che i 600 euro sono arrivati a pochissimi, la cassa integrazione per i dipendenti ancora avvolta nella nebbia, i prestiti, che non sono a tasso 0 come inizialmente prospettato,di 25mila euro sono arrivati solo a 3 in tutta la Regione Marche, ma quello che li preoccupa ancora di più sono le prospettive future e presentava le regole a cui dovranno sottoporsi per poter riaprire quando sarà loro concesso. A parte che i costi di adeguamento saranno ingenti, in pratica non potranno più lavorare. Pannelli, che siano in plexiglass o altro, per separare ogni coperto, distributori di gel disinfettante, obbligo di misurare la temperatura ai clienti. Andare a ristorante non sarà più un'esperienza emotiva, ma somiglierà più ad entrare in un pronto soccorso nel pieno dell'epidemia. Una cosa simile può andar bene nelle mense, non in un ristorante. Le persone a questo punto non avranno motivo per uscire a mangiar fuori. Si dirà che lo scopo è proprio questo: non dare alle persone motivi "futili" per uscire. Allora lo Stato dovrebbe dire loro semplicemente che devono chiudere e non riaprire, ma assumendosi la responsabilità di pensare al futuro di tutti coloro che finora vivevano di questo.

E questo è il punto. Lo Stato si comporta come se fosse un nostro genitore. Io sono adulto e non voglio un genitore che mi dica cosa devo fare per il mio bene. Mi ritengo in grado di poterlo decidere da solo. E lo Stato pensasse alle sue colpe invece di agire sul senso di colpa dei cittadini. Sono io che voglio decidere se andare al ristorante valutando i pro ed i contro, nonostante l'assenza delle barriere. Chi non vuole andarci non ci vada e resti a casa. Vale per i ristoranti come per tutte le altre situazioni. Dico basta allo Stato che decide come io devo vivere ogni giorno. Ecco, probabilmente i vecchi, uso questa parola perché odio l'ipocrisia, ritengono ancor più a loro ragione, di rivendicare questo diritto.

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Ok, per certi versi mi trovi d'accordo col tuo discorso, però il problema si pone quando gli ospedali si imbottiscono di gente critica e non c'è più posto dove metterla.

Io, in situazioni normali, toglierei molti veti, però, chi si fa del male o lo fa ad altri paga i danni.

Esempio, l'uso dell'alcool, io sono astemio, però capisco che ad altri piaccia bere, quindi che lo facciano, niente palloncino, niente alcool test... poi però, qualsiasi cosa combinano sotto l'effetto dell'alcool la pagano di tasca loro.

È la prima volta che in Italia esistono delle restrizioni e delle regole uguali per tutti, fino a 2 mesi fa ognuno faceva quello che voleva...
C'è da portare pazienza.

Il mio post era una simpatica provocazione, niente di più.

😁😁😁😁😁😁😁😁

La restrizione alla guida in stato di ubriachezza non lede diritti costituzionali, in quanto guidare non solo non è riconosciuto come diritto, ma anzi, poiché presume la possibilità di costituire un pericolo è soggetto ad alcune regole ulteriori e ad una certificazione, la patente di guida, che dimostri le proprie competenze al riguardo.

La libertà di muoversi liberamente per persone sane è invece un diritto costituzionalmente riconosciuto, non solo in Italia, ma in tutte le democrazie. A dire il vero neanche nelle dittature viene negato in assoluto.

Mi sembrano due piani diversi, profondamente diversi.

Se una persona è sana non può esser trattenuta dal muoversi ed essere impedita nell'adempire alle sue legali vicende ed a provvedere alle sue necessità primarie.

Quanto alla considerazione sulla sanità e sul suo utilizzo, che anche altrove ho trovato come "giustificazione" osservo che la Sanità viene pagata con le tasse di tutti i cittadini, pertanto tutti essi dovrebbero usufruirne quando si trovano in stato di necessità. Potrei sottoscrivere il tuo ragionamento se si potesse stralciare le tasse versate a sostegno della sanità. Tra l'altro proprio nell'esempio che riporti, quello della guida di un'auto, è rilevante notare che una parte del costo delle tasse automobilistiche va a coprire proprio l'assistenza sanitaria, se non è cambiato qualcosa da quando non sono più in Italia.

Ovviamente stiamo esprimendo opinioni personali e non si deve per forza di cose essere d'accordo 😁😁😁😁😁😁😁😁😁😁