Questo post sul Natale,
lo è per ambientazione temporale e per il tipo di colonna sonora mentalmente utilizzata.
Vorrei precisare subito che non è un post strappalacrime, ma anzi, ad un certo punto, sarò costretto ad un finale scurrile, becero e a dir poco schifoso per ciò che può rappresentate.
Niente blasfemia, si intende, ma comunque sporcellotto e veramente basso.
Ricordate che in questo momento sono un cronista e ' devo ' riportare i fatti per come sono.
Io racconto.
Come già alcuni di voi sapranno, io ho sempre cantato dal vivo nei locali, esibendomi coi @dinamida che vi invito ad ascoltare ma anche, in alcuni periodi, con delle cover band.
Succedeva spesso, nel periodo di Natale, di aggiungere in scaletta qualche brano natalizio rivisitato in chiave rock, visto che i gestori lo chiedevano e spesso ci trovavamo davanti gente che usciva per feste aziendali natalizie.
Le combriccole numerose erano le migliori, soprattutto quando bevevano di brutto, erano in mano mia.
Sono sempre stato uno che per amore dello spettacolo avrebbe fatto di tutto, galvanizzato dal palcoscenico, che spesso, tra l'altro non c'era, perché suonavamo davanti ai bagni o a mezzo metro dal primo tavolo.
Quella sera in particolare, eravamo davanti ai bagni, che comunque erano a mezzo metro dai tavoli.
Tutti erano ormai ciucchi traditi ed io ero arrivato in fondo alla scaletta.
Era il momento degli auguri natalizi ed i nostri auguri per il pubblico li facevamo intonando in chiave rock ' Santa Claus is coming to town. '
Immaginate la gente ubriaca, immaginate la situazione...
Bene, sul finale del brano, il mio cervello, che non conosce limiti, decide di cambiare in modo significativo il testo del brano, perché nel cervello mi si era impiantato Santa Claus che col suo vocione diceva - oh oh oh i'm coming - così, puntai il dito verso un povero malcapitato del pubblico e guardandolo negli occhi cantai:
- Santa Claus is coming on your face -
Ecco, poteva succedere di tutto, ma lo spirito del santo del natale scese con la sua mano su di noi e ci unì tutti in un unico coro.
I primi a venirmi dietro, in inglese coming on my back ( da translate 😁 ) furono i suoi compagni del tavolo che puntandogli il dito contro cantavano a squarciagola!
Dopo neanche un minuto circa un centinaio di persone urlavano a quel tizio:
- Santa Claus is coming on your face -
Che preso dalla libidine e dai fumi dell'alcool cominciò a cantarselo da solo.
Il finale col botto lo diedero i suoi amici che intingevano le dita nei bicchieri e a tempo, scandivano la parola com ing con due spruzzetti di acqua e vino sulla faccia del tipo che rideva come un matto.
In quel momento, avevo il pubblico in mio potere, governato col dito della mano destra e la band sotto il mio controllo, che aspettava il segnale di chiusura provenire dalla mia mano sinistra ( si, conosco la sensazione di potere ),
Tutto era pronto per il santo natale.
Il pubblico, la musica, la festa, il basa, il potere e... ah si, certo, il natale!
Tutte le foto sono di mia proprietà perché tra l'altro quello sono io! 😁😁😁😁😁😁😁😁