Quasi 2 anni fa un ponte crollò.
Il video merita di essere ripostato per evitare di dimenticarne l'impatto su noi italiani:
L'allora governo Lega - M5S tuonò immediatamente contro la famiglia Benetton, etichettandola come unica responsabile di quel disastro immane.
Tante cose son cambiate da allora, ma non il presidente del consiglio che, sotto un nuovo governo, non ha desistito dal ritenere necessarie delle azioni nei confronti della famiglia Benetton e della loro posizione all'interno del gruppo Autostrade.
Come constatato in questi anni, e come sigillato all'interno del dossier sul tavolo del governo nei giorni scorsi, Atlantia e i suoi dirigenti avrebbero tratto enorme profitto dalla loro posizione non garantendo la manutenzione e la sicurezza della rete autostradale a loro concessa dallo stato.
Al netto delle personalissime e validissime opinioni personali, è un dato di fatto che i Benetton abbiano tratto vantaggio dalla loro posizione.
L'Italia è il paese con i pedaggi più costosi e la manutenzione di livello più basso.
E' facile, e corretto, concludere che chi detiene il controllo di un'azienda che riscuote molto e investe poco in prevenzione e cura del servizio che eroga, si sta arricchendo ai danni di clienti/consumatori ovvero dei cittadini italiani in questo caso.
La linea "Conte" prevedeva la totale estromissione dei Benetton dal giro della società autostrade, o quantomeno una sua irrilevanza. Conte ha sempre chiesto che chi aveva, per anni, anteposto il bene privato a quello pubblico, traendone vantaggio economico e comportanto un costo in vite enorme (43 morti a Genova), dovesse essere punito, messo all'angolo.
Quello che è avvenuto stanotte ha del clamoroso.
Per la prima volta da almeno 40 anni si è visto un governo che ha fatto valere la forza dello Stato, del paese, del popolo di fronte ad interessi privati, al capitalismo cosiddetto liberale.
Il tutto nonostante gli sforzi dei signori delle tenebre, dei giornali, dei dietrolequintisti, degli amici degli amici, speranzosi fino all'ultimo di poter risolvere tutto con una stretta di mano.
E la stretta di mano c'è stata, solo che da una parte c'erano gli avidi e ricchi interessi privati che sommessamente, sorpresi come se avessero visto la morte in faccia, e dall'altra uno Stato fiero, coraggioso, valoroso e soddisfatto.
I Benetton restano ma saranno irrilevanti. Passeranno dall'essere "padroni", all'essere estromessi dal CDA, con delle quote sotto il 10%, nessun dirigente all'attivo ed una graduale inconsistenza sia in termini numerici che decisionali.
Lo Stato sarà il principale azionista tramite Cassa Depositi e prestiti.
Tutti i ricorsi presentati da Atlantia saranno ritirati con effetto immediato.
Saranno introdotte penali e condizionali stringenti in caso di inadempimenti ed errori da parte di Atlantia.
Saranno abbassate le tariffe autostradali.
Saranno effettuate opere di manutenzione sovvenzionate dalla famiglia Benetton.
Un trionfo su tutta la linea.
Cercheranno di intestarselo tutti, M5S e PD in primis. La verità è che senza il lavoro di squadra e la mano ferma di un inatteso leader come Conte, tutto questo non sarebbe mai avvenuto.
A destra intanto rosicano e provano a buttarla a "tarallucci e vino".
Renzi si mangia le mani. I suoi amici sono stati messi alla porta.
La sua linea, inesistente, ha adesso zero chance di esistere.
Vincono gli italiani.
Vinciamo noi.
E adesso diamo fiducia a questo governo e nel nostro piccolo proviamo a cambiare direzione, nel nome della ripartenza, della green economy, della lotta all'evasione fiscale, della equità.
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