Come si dice in genere, il parrucchiere gira spettinato, ed ecco che succede quindi che uno che lavora coi condizionatori, non abbia ancora pulito i suoi split di casa il 30 di luglio.
In genere non uso il condizionare, neanche mia moglie lo sopporta, lo accendiamo giusto quei due o tre pomeriggi all'anno quando il caldo spacca le pietre.
Questi giorni sono i più roventi di quest'estate quindi di fretta e furia mi sono messo a sanificarli prima di accenderli.
Ricordo ancora la prima volta che ho avuto il condizionatore in macchina, in realtà era il furgone, si... proprio quel furgone che mi stava volando nella scarpata sulle colline di Parma nel racconto di qualche giorno fa.
Ovviamente era una novità per me quindi mi sparavo il getto di aria fredda direttamente sul petto.
Lavoravo per una ditta di distributori automatici e giravo tutto il centro di Milano.
Facevo 20 minuti sul furgoncino a guidare e mezz'oretta fuori al caldo a lavorare e così via per tutta l'estate calda e afosa.
Poi di punto in bianco ho iniziato ad accusare fitte al petto ed hanno diagnosticato che era per colpa del condizionatore sparato con violenza e gli sbalzi frequenti di temperatura.
Da quel giorno ho sempre evitato l'aria condizionata quando possibile e devo dire che non essendo un drogato di fresco noto che molti altri non ne possono più fare a meno e non riescono a soffrire nemmeno i 28 gradi di settembre.
Ci vuole sempre una via di mezzo.
Il confort totale ci rende dei rammolliti.
Abbiamo imparato quest'anno che le certezze non esistono.