Cap. 23 Roby e la musica, il primo pc.

in Olio di Balena4 years ago

Cap. 23 il mio pc, il mio primo pc o meglio era il secondo, ma è come se fosse il primo.

Avevo circa vent'anni.
Il militare era andato ed io avevo finalmente un lavoro stabile.
Cioè, uno stipendio stabile e questo comportava dei cambiamenti nel mio tenore di vita.
Potevo spendere i soldi guadagnati col mio lavoro senza pesare sulle finanze di casa.

Potevano essere tanti o pochi, ma già il fatto che non dovevo pagare le bollette e fare la spesa coi miei soldi voleva dire ricchezza.

Non mi ero mai appassionato ai computer e mai avrei creduto di possederne uno, ero da carta e penna io...

Poi però, dopo l'esperienza in studio, per intenderci quello studio dell'amico del batterista col quale suonavamo ai tempi, che era un home studio, o meglio un cantina studio, mi resi conto di quanto fosse bello lavorare in digitale ( non per il suono, ok? Mica voglio essere picchiato dai puristi ), però il digitale ti permetteva di fare a casa, cose che altrimenti ti saresti sognato di fare.

Il mio primo pc aveva i floppy disc e un lettore cd.

In quegli anni stavano nascendo i masterizzatori da casa e molti vendevano le copie masterizzate agli amici.

Ricordo una cosa a tal proposito, c'era un ' amico ' che sosteneva di avere un amico col masterizzatore che per pochi soldi masterizzava i cd musicali.
Li commissionava per tutti quelli della compagnia, ma poi si è scoperto che il masterizzatore era il suo ed i soldi se li intascava lui.

Non aveva il coraggio di chiedere i soldi agli amici ( giustamente ) e voleva lucrarci su pure ( sbagliatissimo con gli amici ).

Vabbè ma torniamo a noi, era solo per catapultarvi nel periodo storico.

Il primo pc stavo dicendo l'ho comprato usato.

Ricordo ancora quello che mi disse un mio collega del tempo.

  • butti i soldi, appena entri nel mondo poi ne vorrai uno come si deve.

Io che ero sempre convinto di non sbagliare non l'ho ascoltato e dopo qualche mese sono andato nella ditta di fianco al nostro capannone a farmene assemblare uno.
Ricordo che ho speso 2 milioni e mezzo di lire, per un tower super accessoriato.

Per farvi capire, quel tower l'ho utilizzato come muletto da battaglia fino a quando abbiamo avuto il nostro quartier generale dove adesso c'è la stanza del sale di mia moglie.

52i76v.jpg

L'avevo montato li, così quando volevamo registrare al volo senza troppe pretese non dovevamo montare tutto l'armamentario per lavorare con i Mac.
Putroppo non ho altre foto della mitica creatura.
Questa l'ho trovata sul profilo della band e si nota come se ne stia in disparte da gran signore senza voler rubare la scena nella foto.
Quel pc aveva la scheda audio con gli attacchi anche davanti.
Una soundblaster platinum, che fino all'ultimo non mi ha mai abbandonato.

Mi ha anche insegnato delle cose quel pc.
Mi ha insegnato che devi sempre avere un backup dei tuoi lavori.

Un giorno mi si è impallato e l'ho portato a riparare.
Il tecnico mi ha detto che c'erano problemi sull'hardisk.

  • vabbè, non c'è problema, mi dai il backup e sistemiamo tutto.

  • backup?

  • si.

  • io non ho backup.

  • come fai a non avere un backup?

  • colpa mia.

Comunque, il tecnico o il mago che dir si voglia, mi ha recuperato tutti i dati, che per gli altri erano solo dati, ma per me erano ore ed ore ed ore ed ore di registrazioni, provini, canzoni e voci.

Da allora io ho 3 dischi di backup.
Due a casa, uno in ufficio.

Non mi scappa più niente.

Continua...

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Ed ora sei addirittura sulla blockchain, ma pensa te! 😅
@tipu curate

Ahahahah come cambia il mondo... !BEER

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Bravo quando i dati sono importanti non fare il backup è come averli cestinati senza saperlo perchè tutti gli hard disk prima o poi muoiono
!BEER


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Capisco in pieno la vita di chi iniziò a registrare musica col computer nei primi anni 2000. Una vita in bilico, precaria, piena di misteri, convinto sempre che quel pezzo sarebbe entrato nelle hit parade, settimane di lavoro a correggere, tagliare, incollare, mixare, poi i save mai fatti, le carte suono, i blues screen, i black screen, i sibarini del ghiaccio per raffreddare il CPU, i RAM mai sufficienti, le notti passate davanti allo schermo, il noise di fondo, gli audio mix down infiniti, i vari parassiti dell'elettricità, e poi e poi....

Quell'emozione di aver quasi partorito un figlio quando il pezzo veniva fuori e magari groovava, per lo meno fino al giorno dopo. E poi...
Poi si riiniziava tutto da capo.

Pura poesia