Giovedì 26 marzo, come vedete dallo screenshot del messaggio, dopo due tentativi infruttuosi, al terzo finalmente una voce dall'altra parte della cornetta, un impiegato dell'Inps, al quale ho fatto l'ennesimo, brodoso, riepilogo della piccola/grande odissea di quel famoso pagamento della malattia della mia compagna.
Ho cercato di essere il più rapido possibile, anche se riassumere ben 7 contatti, avvenuti tra dicembre 2019 e il 5 marzo 2020 non è stato semplice, ci sono stati momenti in cui non si sono alzati i toni, ho rispettato e apprezzato la sua figura e la sua capacità di ascolto, era una persona posata, molto adatta a svolgere il lavoro al quale era stato assegnato, mi ha puntualizzato che l'Inps sa quello che sta passando la popolazione, delle difficoltà che abbiamo...
Gli ho sottolineato la nostra posizione, molto precaria già da prima del coronavirus, ora ulteriormente aggravata dal fatto che nessuno del nostro nucleo famigliare, composto da 3 persone, sta percependo alcun reddito, ed ho ribadito il fatto che non ero incazzato con l'Inps, che nelle malattie passate l'istituto aveva erogato il pagamento in 40 giorni circa, che erano passati oltre 7 mesi dalla chiusura della malattia, e che l'unico responsabile di tutto quanto era, anche se non me lo aveva confermato nessuno, quella brava persona del medico fiscale, e quindi mi sono lasciato andare al mio sfogo...
"Vede, caro signore, a me non me ne fotte un cazzo che questa telefonata sia registrata o meno, non ho problemi a ricevere una denuncia da parte di qualcuno, perché questo pezzodimerda di medico fiscale ha fatto un grande casino, l'unico responsabile di tutto quanto è solo e unicamente lui, ma se dovesse andare a finire male tutto quanto, il suo nome ce l'avrò, perché chiederemo l'accesso agli atti, dopo vediamo come va a finire tra me e lui, e le garantisco che un ricovero per coronavirus al confronto sarà uno scherzo per lui, perché quello che è successo è allucinante, la colpa è unicamente la sua, della sua incapacità e pressapochismo, se non ci attivavamo noi, come cazzo andava a finire questa storia, tra il cumulo delle pratiche inevase e irrisolte..."
Mi ha contraddetto, affermando che non sarebbe stata dimenticata, non ho questionato su questo fatto, ma ho ribadito che la nostra situazione non aveva nulla a che vedere con il coronavirus, che tutto quanto era preesistente rispetto alle ultime problematiche, che avevamo una prelazione dovuta al fatto di un errore nell'adempimento della pratica, che non era giusto che non sapevamo il nome di un responsabile, di chi avesse in mano la nostra pratica...
Mi chiese il numero della pratica, la mia risposta fu negativa, nulla, solo questi maledetti contatti visivi, con la conferma, all'ultimo contatto del 5 marzo scorso, che il pagamento era stato disposto...
Mi disse che ancora non c'era nulla, mi fece attendere per due volte una sua verifica, ci lasciammo con l'intesa che lui avrebbe fatto un sollecito di evasione, mi chiese il numero di cellulare, lo ringraziai della sua scrupolosità e la comunicazione finì...
Sulla base del messaggio che ho ricevuto dopo un'ora circa dalla telefonata, che sia proprio il caso di dire che finalmente arriveranno questi maledetti ma purtroppo necessari soldi?!?!
Screenshot di mia proprietà, scattato con il mio smartphone