Il concetto del personaggio e della maschera.
Ciò che fa Pirandello è andare a distruggere i propri personaggi di modo che poi questi possano costruirsi da soli: gli dà la possibilità di crearsi la loro personalità. Il personaggio in Pirandello è qualcosa che non viene costruito/formato dall'autore, ma deve farlo da solo. In "Sei personaggi in cerca di autore", ogni personaggio ha già una sua vita: questo approccio viene visto come una finzione letteraria, nel senso che Pirandello costruisce il racconto, però nella sua idea c'è che il personaggio in potenza già esiste, lui semplicemente gli dà voce. Si può tranquillamente fare un paragone con i "non finiti" michelangioleschi, ossia statue di marmo di Michelangelo, graniti duri.
Lo scultore diceva fondamentalmente la stessa cosa, ossia che quelle figure non sono altro che masse compatte di materia alle quali lui stesso dà vita. Ciò che si scolpisce, non finendo il lavoro, ha già in sé quell'essenza che mostra (la donna, l'uomo), che Michelangelo si occupa solo di liberare. Lo libera da tutti gli strati di marmo che lo bloccano. Il non finito michelangiolesco da proprio la
sensazione di forzare la propria struttura. L'uomo sembra liberarsi dalla materia così come il personaggio si divincola dai limiti dell'autore. Allo stesso modo, parlando più al generale, possiamo fare lo stesso discorso nei confronti dell'uomo che si divincola dalle convenzioni sociali e si allontana dal proprio nome. I non finiti danno proprio il senso del concetto di forma, in questo caso è tangibile. Con Pirandello invece questo essere tangibile non si trova, perché sono dei testi letterari. La scultura ha materia, si mette in evidenza la forma e si nota la fatica di uscire da questa materia. C'è il dolore, i muscoli in tensione e contrazione, si rappresentano dei movimenti sinuosi con i quali si tenta di liberarci dal blocco in eccesso. Questi non finiti possono essere riconosciuti anche in Orlando che si toglie l'armatura, in un personaggio a cui viene data voce dall'autore: sono caratteristiche tali che poi ti permettono solo alla fine di sentirti libero.
Michelangelo ovviamente lascia la materia intorno alla figura per trasmettere il senso di sofferenza che si prova nel liberarci da tutte quelle necessità sociali che ci impongono determinati comportamenti.
Abbiamo poi un concetto al quale poterci ricollegare in questo frangente: ognuno di noi, in base al ruolo sociale, ha delle convenzioni da rispettare.
Queste stabiliscono delle "regole" da dover rispettare. Vestirsi in maniera
convenzionale a quel ruolo, ad esempio. Questa è la forma di cui si parla. Anche il nome viene visto da Pirandello come una vera e propria convenzione sociale, perché dobbiamo essere tutti riconoscibili. Infatti, ad esempio, ne "Il fu Mattia Pascal" il nome diventa un peso. Ognuno di noi in base a delle convenzioni sociale si crea dei limiti e cambia l'approccio alla vita di tutti i giorni. È per questo motivo che Pirandello cerca di dare una libertà ai propri personaggi, facendoli muovere all'interno della scena. La convenzione sociale è come la copertina di linus: se io non avessi una regola, sarei un anarchico. Non avrei capacità di potermi inserire al contesto sociale, mi farei solo tante domande per cui non c'è risposta. Abbiamo bisogno di queste convenzioni sociali, delle leggi, dei ruoli, non usciamo da questo. L'illusione in Pirandello è quella che ti distrugge, perché ti illude che ci possano essere dei cambiamenti/che tu possa essere qualcun altro, quando invece la realtà è estremamente spietata e se non ti sei costruito una difesa (che viene dalle convenzioni sociali - posso usare il mio ruolo per difendermi dalle situazioni che
mi coinvolgono) non riesci a vivere bene. "Il fu Mattia Pascal", anche se
sottoforma di romanzo o opera teatrale, è una rappresentazione di tutto questo:
- le maschere ( = convenzione sociale) servono a difenderci. Noi siamo il meglio ed il peggio di noi stessi, dipende tutto da ciò che mettiamo in scena in quello che è il palcoscenico della vita.
Shakespeare, Pirandello mettono in scena elementi/episodi di vita quotidiana, nei quali noi possiamo rivederci.
La moglie di Pirandello non è stata in grado di sopravvivere alla caduta delle convenzioni sociali, e la sua situazione mentale molto fragile è sfociata in follia.
Questa può essere considerato lo stato mentale originario senza costrizioni ed inibizioni.
Questo discorso, questo aspetto decadente può essere esteso in tutte le opere di Pirandello, una ricerca forsennata della propria identità che si discosti da quella imposta dalle convenzioni sociali.
testo di @elikast, appunti delle mie lezioni frontali
foto scattate presso la casa natale di Pirandello nella meravigliosa estate del 2018, le perle rare, quelle uniche ed irripetibili