starei sempre a guardare in basso per evitare possibili pericoli per i miei piedi come un vetro ecc. ecc.

Si, questa è la fase iniziale, unita alla "ipersensibilità" dovuta alla sottigliezza della pelle, dopo anni e anni di "clausura" dentro a un paio di scarpe! ;)

Ho iniziato a correre con scarpe minimaliste, per provare a risolvere un problema di infiammazione alla bendelletta ileotibiale. E in effetti, il problema si è risolto... ma ciò mi ha "costretto" a cambiare modo di correre, non badando alle infauste previsioni di andare incontro a malanni da parte degli altri "runner esperti"!

Per il passaggio alla corsa a piedi nudi, devo ringraziare una mia amica scalzista, che mi ha invitato a provare vincendo un po' di paure ed errate convinzioni... e ne sono assolutamente felice!
Ciò mi ha portato a constatare anche l'estrema intelligenza diffusa del nostro corpo, avendo fatto esperienza di due corpi estranei (un pezzetto di vetro penetrato nell'alluce la prima volta ed
una spina nel tallone) espulsi intelligentemente dal corpo nel giro di pochi mesi.

Oltre al senso di libertà, ottieni un senso di completezza (non aver bisogno di "protesi" esterne, quali sono le scarpe) ed un piacevole senso di vitalità sotto ai piedi per diverse ore dopo la corsa.

Provare per credere? ... o meglio, per comprendere?

Un caro abbraccio ed una !BEER